Una rara rarità

Corri!

Oggi arriva un gruppetto di turisti da Praga, e arrivano con un bus che li scarica qui alle sette.

Corri!

Non vorrai mica che arrivino con la porta chiusa, e le luci spente, e nessuno che dia loro il Buongiorno, vero?

Corri!

Sveglia anticipata, doccia, capelli, vestirsi, … lancio un’occhiata nel piazzale che dovrebbe essere buio, e …

COS’È?

Fasci di luci come se fosse un UFO!

Mannaggia …. COS’È?

Corri!

Denti, scarpe che allaccerò una volta scesa, e via, di corsa giù per le scale, che se corri sei di sicuro più veloce dell’ascensore, e se corri con le scarpe slacciate c’è caso che batti il record di velocità, pur raggiungendo il traguardo stesa a pelle di leopardo.

Non pensare ai leopardi! Corri e basta!

Non mi riesce di correre e basta!

Penso che se non è un UFO, allora il pullman è arrivato in anticipo, e io non ci sono, penso che mi sono dimenticata di chiudere la finestra della mia camera e che più tardi mi faranno compagnia i pinguini, penso che forse ho preparato la mia medicina ma non l’ho presa, penso che … CORRI!

È l’ultimo gradino.

Mi fiondo nella hall e vedo dalla finestra i fanalini di coda del pullman che se ne va.

Se ne va?

Come sarebbe che se ne va?

Li ha scaricati e lasciati in mezzo al nulla?

Non va bene: già una volta è successo che mi hanno scaricato gente che doveva andare da tutt’altra parte. C’è da impazzire, poi, a spiegare a questi che non dovrebbero essere qui, a ricontattare il pullman che invece dovrebbe essere qui, e a scambiare questi praghesi con i praghesi che stanno per errore andando a finire nonvoglioneanchesaperedove!

Non può capitare di nuovo!

Corro, accendo le luci, apro la porta, un’occhiata all’orologio e una al termometro.

Alle sei e un quarto di mattina siamo a meno 12. Niente male.

Prendo fiato.

Prendo di nuovo fiato.

Il pullman si è fermato poco più avanti, e stanno salendo a bordo persone che erano alloggiate al residence qui vicino.

Salendo.

Persone che partono.

E di nuovi arrivati non c’è traccia. Nemmeno una valigia, uno sci spaiato, … niente. Non ci sono.

… ma dove corri?

Quando mai si è visto che i tuoi praghesi arrivassero in anticipo?

In anticipo di un’ora, poi?

Avresti potuto dormire serena, anziché scapicollarti giù dalle scale ….

Corri?

Ma se non hai mai corso in vita tua, cosa corri a fare, proprio adesso che non serve?

Ti serva invece di lezione: se dicono che arrivano alle sette, vuol dire che sicuramente prima non arrivano.

E ti serva di lezione anche quest’altra cosa: anche qui, nella landa innevata può capitare che dalla stessa strada passino due bus nel giro di un’ora.

Raramente, forse, ma può capitare.

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3 pensieri su “Una rara rarità

  1. Non è stato corretto da parte del residence vicino organizzare una partenza a quell’ora ! Comunque tanti tanti anni fa sono andata a Vienna, d’inverno, in treno, e si è rotto il riscaldamento nella carrozza dove avevo la cuccetta e dentro al treno c’era il ghiaccio e quando sono scesa alle 6 del mattino ho dovuto dissanguarmi finanziariamente in un caffè viennese molto bello e fra i pochi aperti perché l’albergo prima delle 10 non mi apriva 🙄

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