Bisogna tacere.
Quando si sentono i freni allentati, e si percepisce chiaro il rischio di dire troppo, bisogna tacere.
Quando ti viene da raccontare una cosa che sta ancora succedendo, e che potrebbe forse ancora riscattarsi, o magari anche crollare miseramente nell’assurdo, bisogna tacere.
Quando ti si prospetta una serata ricca di robe che non vorresti fare, e poi una giornata piena di robe che vorresti non dover fare, bisogna tacere.
Quando guardi i cervi uscire dal bosco e sai che nemmeno loro vorrebbero uscire, bisogna tacere.
Quando ti accorgi che sulla distesa immacolata della neve fuori dall’albergo qualcuno calpestando scientemente ha disegnato un enorme …. , bisogna tacere.
Quando sai che a volte il passare del tempo non è altro che positivo, bisogna tacere.
E aspettare.
E rimandare a domani.
Per oggi, Buona fine d’Anno a tutti.
Prima di tutto a quelli che sono lontani e che proprio vorrei qui vicino,
e poi a quelli che invece …. anca no.
E poi Buona fine d’Anno a quelli che non sono vicini ma solo perché ancora non abbiamo il teletrasporto,
a quelli cui penso sempre, primo dell’anno, o ultimo, o a metà,
a quelli cui voglio bene, e per fortuna lo sanno,
a quelli che è l’ultimo dell’anno e allora se la spassano per forza,
a quelli che si riposano e beati loro,
a quelli che non sanno cosa fare ma va bene così,
a quelli che lavorano e quindi non si pongono neanche il problema,
a quelli che … ma davvero è l’ultimo dell’anno? E allora?
e allora niente! Buona fine d’anno a tutti.
A tutti, tranne a quelli che hanno calpestato la neve per fare un disegno simile alla loro testa.
Auguri cara Anna, e ricorda che la madre degli imbecilli non smette mai di partorire 😘
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