Ho fatto il Sella Ronda

Già al telefono ci era sembrato un Personaggio. Prima ancora che arrivasse sapevamo che sarebbe arrivato con la Sua Bici (maiuscolo), e che avrebbe lasciato a casa la sua Rosa. Mica la moglie, eh, che quella l’aveva lasciata non so dove già da qualche tempo. Lascia a casa la Rosa, la sua Amica del Cuore … Leggi tutto Ho fatto il Sella Ronda

il monumento

Qualcuno se lo merita davvero. Le mie colleghe efficienti (davvero e senza ironia) mi fanno notare che siamo rimaste senza biancheria di ricambio per i letti. Mancano i malefici copripiumini, quelli che dopo quasi sei anni di vita montana ancora non ho imparato a vestire. Sono quelle specie di federe grandi, nelle quali a forza … Leggi tutto il monumento

il sacro e il profano

Scende le scale in modo solenne, così come solennemente si muove sempre. Solenne anche con gli scarponi e le racchette: secondo me glielo hanno insegnato al seminario, quando ci studiava con indubbio ardore preparandosi alla folgorante carriera di vescovo cattolico in un Paese dell’Est. Scende sfoggiando un sorriso che si vede anche attraverso la mascherina. … Leggi tutto il sacro e il profano

Dappertutto dappertutto

La mia collega la riconosco dal passo. Deciso, scandito, rapido, senza incertezze, senza dubbi, senza strascicamenti. Lei ha lo stesso incedere quando viene a salutarmi, e quando si muove per le incombenze di lavoro. Oggi però la sento arrivare con cadenza perentoria. Non posso non intuire che devo togliermi gli occhiali e prepararmi. “Anna, credo … Leggi tutto Dappertutto dappertutto

L’Italia chiamò

Mi sono addormentata in un surreale silenzio. Silenzio più silenzioso del solito. Confessiamolo: non ho visto tutta la partita. Mi sono addormentata. Per strada non passavano neanche i soliti due o tre della passeggiatina dopo cena. Niente macchine, niente arrivi fuori orario, niente bambini che gridano. Silenzio e basta, più profondo e fermo che mai. … Leggi tutto L’Italia chiamò

Bella fatica

Qualcuno, che fortuna, vive in un albergo. Due camerette piccine proprio sotto il tetto. Due finestre grandi che guardano le cime, e i prati, e il cortile, e la gente che arriva e la gente che parte. Qualcuno dalla finestra vede e pensa. Guardavo dalla finestra la pioggia cadere fitta fitta. Pioveva e pioveva, e … Leggi tutto Bella fatica

VORREI BARRIRE!

Quando finisce una non stagione? Quando è che si smette di non lavorare? La non stagione, il non inverno, i non clienti, le non amenità ….. il NON sospende tutto, eppure lo stesso, anche mentre non si lavora il pensiero rimane in albergo, a vagare tra una caldaia che forse si spegne, un tubo che … Leggi tutto VORREI BARRIRE!