Già al telefono ci era sembrato un Personaggio. Prima ancora che arrivasse sapevamo che sarebbe arrivato con la Sua Bici (maiuscolo), e che avrebbe lasciato a casa la sua Rosa. Mica la moglie, eh, che quella l’aveva lasciata non so dove già da qualche tempo. Lascia a casa la Rosa, la sua Amica del Cuore … Leggi tutto Ho fatto il Sella Ronda
il monumento
Qualcuno se lo merita davvero. Le mie colleghe efficienti (davvero e senza ironia) mi fanno notare che siamo rimaste senza biancheria di ricambio per i letti. Mancano i malefici copripiumini, quelli che dopo quasi sei anni di vita montana ancora non ho imparato a vestire. Sono quelle specie di federe grandi, nelle quali a forza … Leggi tutto il monumento
la musica della fine
Dev’essere colpa dei palinsesti radiofonici.Ci sono trasmissioni che vanno in onda solo d’estate, per il periodo breve in cui la gran folla è in ferie. Hanno un ciclo vitale che va da metà luglio fin verso la fine di agosto, ragione per cui oggi 17 agosto si sente già qualcuno che proclama la fine dell’estate.“Prepariamoci … Leggi tutto la musica della fine
Amenità per far passare il tempo.
Giornata senza senso. Doveva essere incerta (che di questi tempi sarebbe già una manna), e invece piove senza nessuna incertezza. Piove e basta. Piove che i vicini non riescono neanche a raccogliere il fieno. Tagliato da una settimana, piove a intervalli così stretti che non fa in tempo ad asciugare. E resta lì a macerare, … Leggi tutto Amenità per far passare il tempo.
il sacro e il profano
Scende le scale in modo solenne, così come solennemente si muove sempre. Solenne anche con gli scarponi e le racchette: secondo me glielo hanno insegnato al seminario, quando ci studiava con indubbio ardore preparandosi alla folgorante carriera di vescovo cattolico in un Paese dell’Est. Scende sfoggiando un sorriso che si vede anche attraverso la mascherina. … Leggi tutto il sacro e il profano
Dappertutto dappertutto
La mia collega la riconosco dal passo. Deciso, scandito, rapido, senza incertezze, senza dubbi, senza strascicamenti. Lei ha lo stesso incedere quando viene a salutarmi, e quando si muove per le incombenze di lavoro. Oggi però la sento arrivare con cadenza perentoria. Non posso non intuire che devo togliermi gli occhiali e prepararmi. “Anna, credo … Leggi tutto Dappertutto dappertutto
L’Italia chiamò
Mi sono addormentata in un surreale silenzio. Silenzio più silenzioso del solito. Confessiamolo: non ho visto tutta la partita. Mi sono addormentata. Per strada non passavano neanche i soliti due o tre della passeggiatina dopo cena. Niente macchine, niente arrivi fuori orario, niente bambini che gridano. Silenzio e basta, più profondo e fermo che mai. … Leggi tutto L’Italia chiamò
Bella fatica
Qualcuno, che fortuna, vive in un albergo. Due camerette piccine proprio sotto il tetto. Due finestre grandi che guardano le cime, e i prati, e il cortile, e la gente che arriva e la gente che parte. Qualcuno dalla finestra vede e pensa. Guardavo dalla finestra la pioggia cadere fitta fitta. Pioveva e pioveva, e … Leggi tutto Bella fatica
Ho rincorso gli ombrelloni
Mi avevate data per scomparsa? Perché? Solo perché non ho scritto niente per tutti questi mesi? Stavo pensando, e sono stati pensieri lunghi e contorti. Poi tutto d’un tratto era giugno, e l’albergo ha riaperto le porte. Potrei raccontarvi aneddoti di chissà quale spessore, e invece oggi vi dico solo che mi sono riposata. Dopo … Leggi tutto Ho rincorso gli ombrelloni
VORREI BARRIRE!
Quando finisce una non stagione? Quando è che si smette di non lavorare? La non stagione, il non inverno, i non clienti, le non amenità ….. il NON sospende tutto, eppure lo stesso, anche mentre non si lavora il pensiero rimane in albergo, a vagare tra una caldaia che forse si spegne, un tubo che … Leggi tutto VORREI BARRIRE!