Oggi c’è da festeggiare!

Ma perbacco, che fatica!

“Una vita in salita”, per citare qualcuno che qui in zona potrebbe pure godere di un certo seguito.

Siamo già al punto in cui possiamo guardarci indietro e vedere lontano il giorno in cui abbiamo aperto.

“Pare ieri” non lo dice più nessuno.

Non esiste un “da ieri a oggi” nel quale ci stanno tutte le millemila cose che ….

La neve, la rineve, gli ospiti che arrivano, che vanno, che non arrivano, che non vanno, che arrivano quando non devono, e che vanno quando non era previsto.

E il virus, e due virus, e tutti i virus. E il green pass che uno ce l’ha ma non sa dove, e l’altro sa dove ma non è il suo, e quell’altro che non viene perché quando ha prenotato non serviva, e quello che  …..

E poi la caldaia in blocco, la macchina del caffè esplosa, le  luci che non si accendono, il forno che scoppietta come una macchina per i popcorn, e la porta d’entrata che non si apre, e poi …….

Un mucchio di un mucchio di cose, insomma. Non pare per niente ieri. Pare dieci anni fa.

E allora oggi festeggiamo.

Prima di tutto festeggiamo la prima macchina della stagione con il gasolio ghiacciato.

Avete messo il gasolio artico?

Avete messo anche l’additivo?

Avete acceso il motore almeno una volta ogni tanto?

No? davvero?

E come mai?

Le donne non sanno dare consigli sensati sulle macchine e i motori?

Va bene.

Se volete le donne sanno dare consigli sul carro attrezzi.

E nel frattempo festeggiamo il primo!

Poi festeggiamo il gruppo.

Che bello! Non è da tutti, a metà gennaio di questa stagione balenga, avere quarantacinque ospiti di uno sci club nuovo di zecca.

Festeggiamo?

No. aspetta.

Prenotano per cinquanta, arrivano in ventotto, alcuni il giorno prima di quello previsto, e poi non sanno quando partono, e non sanno neanche se hanno già pagato al capogruppo o no.

E poi non sanno se vogliono andare a sciare o forse vogliono andare a cavallo, o magari metterebbero le ciaspole, o forse …. Magari ci riposiamo soltanto.

Bello! Festeggiamo?

No. aspetta.

Ma io voglio stare al tavolo con loro, e lei invece vuole stare con gli altri, e se bisogna fare tavoli da quattro per via di quella cosa là, allora come facciamo?

“quella cosa là”. La pandemia, dici?

… festeggiamo?

Aspetta …

Domani partono.

Festeggiamo!

Signora Anna, io sono stato in camera mezz’ora, ma adesso me la deve davvero cambiare questa camera.

No. se stai mezz’ora in camera, poi, se non altro per via di “quella cosa là”, io la camera la devo rifare, giusto?

Sì, ho capito. Ma io non voglio stare in una camera così disturbata dall’ascensore!

… lei è nell’ala dell’albergo in cui l’ascensore non c’è.

Sente quello dell’albergo accanto? Duecento metri più sotto?

…. Vabbè … Domani parte anche questo.

Festeggiamo!

E poi ci sono gli smarrimenti.

Dovrei tagliare le etichette per i fuoriporta ma ho perso le forbici.

Dovrei consegnare una ricevuta a un signore, ma non la trovo più.

Dovrei restituire un pacco ad Amazon, ma non so più dove lo avevo messo.

Ho perso un sacco di cose, ma io so recitare i Sequeri. E trovo sempre tutto.

Davvero.

Festeggiamo!

Anzi …. Aspetta ….

Ho ritrovato anche qualche chilo di quelli che avevo perduto.

Recuperati senza neanche i Sequeri, grazie al nervosismo dilagante.

Avevo pensato a festeggiamenti con i dolci di carnevale …..

Che si fa, festeggiamo?

Mi sa che è meglio che io mi dedichi a festeggiamenti solo platonici.

Festeggiamenti Tristi.

cos’è, Paola, un Ossimoro?

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2 pensieri su “Oggi c’è da festeggiare!

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