Grazie Babbo, e Grazie anche alle Renne!

Un battito di ciglia, ed è passato un mese.

Un battito di ciglia e siamo passati attraverso un certo numero di avventurose avventure.

L’importante è averle attraversate, mi dico. L’importante è non esserci rimasti invischiati.

In fondo cosa sarà una porta di ingresso che non si apre più?

Cosa sarà neve fino al ginocchio e nessuno che la spali?

Non sono davvero guai, i guai, le rotture, gli inconvenienti, se poi puoi parlarne come di cose passate.

Oggi è quel giorno lì. Oggi è il giorno il cui si spuntano le voci della lista che avevi compilato progressivamente e poi inviato a Babbo Natale.

Questo sì, questo pure, questo ancora no ….

Allora …..

Un giorno ho chiesto che la porta di ingresso si aprisse. Richiesta idiota? Prova tu a stare fuori, con la neve fino al ginocchio, la chiave che gira nella toppa e la porta che non si apre!

Poi è arrivato il vicino, sicuramente inviato da Babbo Natale. Ecco fatto.

Bene.

Un giorno ho chiesto che la macchina del caffè funzionasse.

Un caffè ogni tanto ci vuole.

Babbo Natale mi ha suggerito all’orecchio che casomai un caffè si va a prendere al bar, da Lisa. Però intanto mi ha mandato una macchina da caffè nuova.

Ecco. Parliamone, Babbo. Nuova, avevo detto. Non che fosse nuova dieci anni fa. Non è la stessa cosa!

Adesso abbiamo il caffè, però la macchina fa lo stesso rumore di un elicottero al decollo.

Babbo, forse dovevo specificare che volevo una macchina per il caffè senza doverci rimettere l’udito.

Sei sempre in tempo per rimediare.

Per intanto …. Benino.

Un giorno ho chiesto di poter spalare la neve in autonomia.

Poi è arrivato il vicino di casa, sicuramente inviato da Babbo Natale, e mi ha insegnato ad usare la fresa. Questa è storia vecchia, però …. Ecco fatto.

Benissimo.

Un giorno ho chiesto che potessimo andare a fare un giro a casa.

Due giorni senza clienti, e siamo andati a casa.

Benissimo.

Anzi no.

Una collega a casa è stata in contatto con un positivo, e il resto è storia. È ancora a casa.

Babbo …. Dai …. Dico …..

Stavolta Bene un corno! Di renna, pure.

Poi ho chiesto anche che la neve non avesse danneggiato le antenne della televisione.

Dai, Anna … “che non avesse danneggiato”? una richiesta postuma?
Dice Babbo Natale che può provvedere qualcuno che le aggiusti. È attrezzato per interventi prodigiosi, dice, ma non è bravo con gli aggiustamenti retroattivi.

E io che pensavo che non avesse problemi con la proprietà inelastica del tempo ….

Ma come? Consegni regali in tutto il mondo in una notte, e non puoi fare che dieci giorni fa le antenne non si siano rotte?

Mi ha mandato il tecnico. Antenne sistemate.

Benino. Se ci si accontenta del compromesso.

Sistemati anche i decoder. Forse. Un po’. Alcuni. Quasi.

… dai … bene meno meno.

Senti mo …. ho chiesto di non avere troppo freddo, e sono qua in camicina, e con il ventaglio in mano.

Non c’è il riscaldamento troppo alto.

La temperatura esterna è quella della stagione. Di una stagione in cui nevica, in cui c’è ghiaccio, in cui l’inverno è inverno.

Babbo …. Non puoi farci proprio niente per il sistema di termoregolazione individuale legato all’età?

Dici di no?

…. Giudizio sospeso!

Poi, Babbo, avevo chiesto anche tanta cioccolata per far fronte ai momenti difficili.

Il fatto di non averne ricevuta affatto mi fa pensare che non ci saranno momenti difficili.

Ottimo, Babbo. Ottimo!

come dici? in realtà tu l’avevi portata ma se la sono mangiata le Renne?

guarda che così penso male …. niente cioccolata e in cambio …… no, eh?

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