A fine stagione non si sa se ridere o piangere.
Peggio.
A fine stagione non sai neanche se stai ridendo o piangendo.
Alla fine di una stagione lunga e piena ci si guarda indietro e si vede Manfred che pedala, la vicina che ti presta le lenzuola, il fieno steso ad asciugare, il monsignore che scende le scale, le involontarie marachelle dei ragazzi, la squadra che vince sulle note dell’Inno, e indietro e indietro fino al congelatore che non congela, e alla puzza di marcio che ne deriva.
Ci si guarda indietro e … cosa vuoi che sia, al confronto, quello che ancora rimane?
Poche giornate di falso relax, e si chiude.
Il count down dei check in è a 1. Ne manca uno solo.
Gli ordini ai fornitori sono a Zero. Mi servono solo delle marmellatine. Cosa si fa, le compro? Compro le marmellatine per far fronte a qualche colazione?
E se invece …
Metterò un cestino con le poche rimaste, e vicino un cartello ben scritto: “Fanno ingrassare. Inutile che scarpini su per le montagne, se poi mangi marmellatine come se non ci fosse un domani!”
Bella idea. marmellate risolte!
Devo sollecitare i manutentori, perché la lista delle cose da fare è lunghissima, e il diktat è mettere tutto in sicurezza prima di partire.
Il tubo che gocciola, la lavastoviglie che non scarica, la pompa della caldaia che non pompa, le prese divelte, i box doccia che cadono, gli infissi, le terrazze, le mattonelle ….
Allora …. Io adesso mi ci impegno, ma se non riesco a farli intervenire tutti in tempo, cosa si fa?
Sarebbe bello poter partire lasciando tutto in ordine,
ma sarebbe bello anche poter partire e basta!
Cosa si fa? Si va di cartelli?
ho già pronto quello per il tubo che gocciola:
