Non mi riconoscerete.
Di questo passo alla fine di questa eterna quarantena non mi riconoscerete.
Sarebbe sgradevole incontrarsi per strada e vedere sulle vostre facce quell’espressione da “questa mi ricorda qualcuno”, e perciò cari Amici, ecco qua alcune dritte che vi aiuteranno a sciogliere i dubbi.
Sarò rotonda.
L’età che durante la quarantena non si è certo fermata agevola le rotondità indesiderate, e lo stesso fanno alcune medicine, oimè. Ma soprattutto …. si cucina, si mangia, ci si trascina dal divano alla poltrona e poi si cammina e ci si muove quanto un bradipo influenzato.
Questo quando va tutto bene.
Se poi ci fosse anche qualche tensione da smussare, qualche preoccupazione, allora si va di cioccolata. Un pezzetto adesso e uno tra un po’, e poi magari un biscotto, e poi ….
E poi sarò rotonda.
Non che fossi secca secca neanche prima, ma
sarò più rotonda, e sarà una bella cosa, perché sarò rotonda ma almeno non avrò commesso nessun omicidio, e non sarò neanche ricoverata al reparto psichiatrico.
Sarò quella con i capelli più improbabili del continente.
Le avete viste? Quelle che dopo due mesi di quarantena riemergono da casa e hanno i capelli in ordine, sono le parrucchiere. E io le invidio.
Tutte le altre sono incappate in qualche amena esperienza: hanno la frangia come quando avevano 5 anni. Era da allora che non se la tagliavano da sole, e il risultato è rimasto quello: frangetta da fraticello.
Oppure le hai lasciate che avevano bei capelli ramati e le ritrovi nere come il carbone, perché “castano” sulla scatoletta del colore del supermercato pareva un’altra cosa.
E ci sono anche quelle che “tanto tra un po’ riaprono”, e hanno gestito i capelli con indifferente permissività, e loro (i capelli) sono bianchi fino a mezza testa, e poi hanno le punte di quello che doveva essere il loro colore, solo sbiadito e stinto da due mesi di lavaggi con lo sciampo all’Amuchina … che forse aiuta ….
Secondo me a tutte è venuta almeno una volta l’idea di partecipare alla “head shaving challenge”, e lo so perché ci ho pensato anche io!
Poi qualcuna l’avrà sicuramente fatto, ma la maggior parte di noi invece ha resistito con strenuo vigore. Coprendo gli specchi.
E poi ci sono io.
Ho i capelli di uno stinto color magenta … una specie di rosa cipria. Bel colore davvero, in alcuni punti.
In altri invece è meno stinto, oppure è proprio un altro colore … non so … castagna, malva, albicocca …. Oppure è la già famosa ricrescita. Ho la testa variopinta.
E il taglio? Non pensiamoci. Cerco di tenermi lontana dalle forbici, e di pensare che mal comune ….
Certo che sarà anche “comune”, ma … vinco io!
Sarò quella con le orecchie a sventola.
Ci sono foto di me da bambina che lasciano supporre una certa predisposizione all’elegante esposizione dei padiglioni auricolari, ma non mi pareva che fosse una roba così pronunciata, fino a quando ….
Ma sono l’unica cui le mascherine stanno troppo corte?
Quelle chirurgiche ancora se la cavano, ma le altre? Quelle di cotone riutilizzabili? Elastici troppo corti, forse anche troppo grossi, e quindi …. Orecchie a sventola.
Sarò quella con le orecchie a sventola, a meno che io e il mio uncinetto uno di questi giorni non troviamo la quadra anche per questo guaio.
Abbiamo tempo e pazienza.
No. Pazienza no.
Sarò quella con l’aureola sporca e opaca.
Ho esaurito la pazienza e le buone maniere. Sarò quella che dirà tante parolacce, e che manderà a quel paese un sacco di gente più o meno meritevole dell’invio.
Quindi mi incontrerete e sarò quella rotonda, con i capelli in disordine, le orecchie a sventola e la pazienza limata.
Lo capirò bene, se non vi costerà fatica mantenere il distanziamento sociale, ma io sarò sempre io, orecchie comprese.
I capelli.
I miei sono oltremodo ribelli, quando iniziano a crescere. Non stanno giù nemmeno con la colla.
Un ciuffo qui, un ciuffo là…
Ma a vedere i colleghi in videoconferenza, è come dici tu: mal comune.
E, se sono solo i capelli, almeno possiamo scherzarci sopra.
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