Bisogna ben fare qualcosa, e pensare, e distrarsi dai pensieri, quando si sta a casa da malatini.
Oggi ho pensato alle casette per gli uccellini.
Mia sorella ne ha alcune proprio fuori dalla finestra della sua cucina. Sono casette di legno: ci mette i semi che agli uccellini piacciono, e poi ogni tanto ne vede arrivare alcuni.
Dice che ha visto il Pettirosso e la Cincia, ma anche qualcun altro che io non ho visto mai: la Capinera, il Luì, …
Non è che non li ho visti. Non immaginavo neanche che si potessero vedere, da noi.
Per qualcuno non sapevo neanche il nome, proprio.
Il Luì … mah.
Ho pensato che mi piacerebbe avere una casetta per gli uccellini della montagna.
Funzionerebbe?
Forse in montagna gli uccellini hanno tante casette naturali sparse in giro … che forse non gliene serve una costruita davanti alla finestra del mio ufficio. Forse.
O forse in montagna gli uccellini …. Non so … quali potrei aspettarmi di vedere? I Corvi?
A parte loro, giusto le Ballerine, ho visto.
Forse varrebbe la pena di provarci: metto una casetta per gli uccellini, e poi scopro che in realtà ci vuole una cosa a misura di Condor ….
Chissà …
È un pensiero.
Pensiamoci, intanto.
Più che una casetta, io appenderei una di quelle “pannocchie” (capiscimi) piene di vari semini, dove gli uccelli si apoendono per mangiare e volare via subito dopo.
Non ti fanno il nido fuori dalla finestra, ma li vedi arrivare, beccare e volare via.
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