Tutto si rompe

È iniziato tutto con uno specchio.

Ne ho preso uno piccolo e rotondo, da uno scaffale pieno di specchi piccoli e rotondi.

Lo tenevo in mano, apparentemente innocuo, e controllavo non so neanche bene cosa, quando ho percepito lo scivolare lento e inevitabile di un altro specchio. Piccolo, rotondo e … in frantumi, un attimo dopo.

Che si fa? Si piange?

Chiamo la commessa cercando di non piagnucolare.

Non sono stata io … sigh …. Ma è caduto e si è rotto …. Sigh ….

“Ma no, non si preoccupi: in quello scaffale mettiamo solo gli specchi più economici, perché per qualche ragione il ripiano è montato un po’ inclinato e va sempre a finire che ne cade qualcuno!”

Beh? E ti pare ragionevole? Dovrei essere rincuorata? E raddrizzare lo scaffale, pare brutto?

“non si preoccupi: lo dico io, alla cassa, che lo specchio è caduto da solo!”

… si può chiedere una certificazione di non responsabilità per la rottura di uno specchio?

… avrei dovuto.

È iniziato tutto con uno specchio, e adesso si rompe tutto.

Mi sono “rotta” la caviglia, e questo lo sapete già.

Ha ceduto la mensola in cucina, lo sapete?

La vedevo un po’ inclinata …. Poi l’ho vista inclinarsi un po’ di più.

Ho tolto di torno tutto quello che avrebbe potuto rompersi. È rimasta solo una piccolissima teiera rossa di valore meno di zero: era troppo in alto per tirarla giù.

Sono andata a prendere un martello e stavo tornando con un nuovo chiodo proprio quando …. Una mensola che cade fa un rumore pazzesco!

Il coperchio della teiera ha colpito la zuccheriera fatta a forma di mela e ha rotto il picciolo.

Poi è rimbalzato nel lavello e ha spaccato uno dei miei bicchieri in vetro di Murano.

Poi basta, si è fermato lì, incolume.

Danneggiamento Zero, come per la teiera che ha rimbalzato a destra e a manca in cucina, senza riportare nemmeno una piccola scalfittura.

Credo di avere un’immortale teiera di piombo.

Non ci bado. Recupero la mensola e mentre cerco di risistemarla, assesto una gomitata alla mia lampada preferita. Lei non era della famiglia degli Highlander e si è frantumata sul pavimento. La più bella piccola lampada veneziana che io avessi mai visto. Una meraviglia. Era. Che tristezza …. Non ne troverò mai un’altra di uguale ….

Sigh ….

Sette anni … non ci credo, però lo stesso … specchio, caviglia, mensola, zuccheriera, bicchiere, lampada.

Di questo passo ….

 

Oggi stavo per chiudere il mio trolley da lavoro.

Un superbo trolley …. ma com’è che non si chiude?

Aspetta che metto gli occhiali: prendo la custodia, estraggo gli occhiali e …. E L’ALTRO MEZZO? ho un occhiale … cioè … una lente, una stanghetta, e …. e basta. E il resto?

Con nonchalance mi appoggio la stanghetta sull’orecchio per vedere almeno con un occhio che  ….. MA DAI! il mio supertrolley ha la cerniera rotta!

AAAAAAAAArgh …. Adesso sì che piango! un occhio lo asciugo anche facilmente, guarda!

Vado dalla signora da cui l’ho preso: “non si preoccupi: questo articolo ha garanzia di almeno cinque anni. Se non si può aggiustare glielo cambiano addirittura! Deve solo andare al centro assistenza con il certificato di garanzia!”

…. Il certificato di cosa?

Dopo due traslochi e non so quanti repulisti?

Adesso sì che mi viene da piangere davvero! Questo attrezzo è proprio utile: mi ci sta tutto il mio ufficio mobile. Mi ci stanno tutte le cose che mi servono per lavorare da casa. Devo aggiustarlo. Devo!

Dai! Mi ci concentro, e controllo tra tutte le mie millemila scartoffie.

Bollette di quando ancora si pagava in lire.

Spese mediche che ho dimenticato di allegare alla dichiarazione del millenovecento e un po’.

Lettere di Qualcuno che credevo di avere cancellatissimo.

Libretti di istruzione di qualunque cosa: dalla lavatrice della mia prima casa, al termostato di non so nemmeno più dove. E Certificati di garanzia di qualunque cosa. Del divano, per esempio, e anche di cose che ho comprato quando ancora studiavo all’università. Perfino di un orso di peluche.

Ho trovato proprio di tutto …. Ma il certificato di garanzia del trolley, quello no. …. Niente!

TITTAAAAAA! I Se Quaeri!

Qui si rompe tutto!

Si comincia dagli specchi, poi le suppellettili, poi le caviglie ….

Poi si rompono i patti e le promesse, anche se non è quasi mai quello che si vorrebbe.

Si rompono le amicizie, e qui ciascuno ha i suoi perché che non necessariamente vanno condivisi.

Poi si rompono i cuori, e per quelli c’è davvero poco da fare, perché si rompono anche gli incantesimi e capita spesso che i cuori ne facessero parte.

Sono quasi convinta che al mio Principe Azzurro si sia anche azzoppato il cavallo …. sarà per quello che  ….

che si rompono le scatole. Metaforiche, è ovvio. Tu a qualcuno, qualcuno a te, cerchi di evitare ma non riesci, e quindi si rompono anche …

Ecco, quelli ultimamente si rompono spesso.

domani vado a pagare lo specchio. Può funzionare?

o passo direttamente a Lourdes?

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