Di questi tempi, per un verso o per l’altro, parlare di Partiti è quasi di dovere.
Ve ne racconto anche io, perché di questi Partiti, si parta con vera soddisfazione, anche se, prima di essere Partiti ….
Prònto …
Buonasera, sono Anna dell’hotel ..
No, mi co la Tim no vojo parlarghe. CLICK.
EHM … no, non ero la Tim. Riprovo.
PRONTO!
Buonas ..
Go dito che no vojo parlarghe. A mi la Tim la me gà roto i … CLICK
Beh, per lo meno non è sceso nel dettaglio.
Riproverò più tardi: magari gli interessa sapere che la sua prenotazione per domani è confermata, cena compresa. No?
E intanto tra una telefonata, un controllo quasi rituale e un gestaccio mentale alla Tim, il pomeriggio si srotola, piano piano.
Aspettiamo questo pullman di personaggi …
“per cena”, hanno detto. “Verso le otto.”
Qualche anno di questi toni ti porta a dubitare, e la cucina è in preallarme: arriveranno tardi, lo so.
Alle otto meno un quarto li si chiama.
“Siamo ora ad Ora.”
A noi fa ridere già così, anche senza pensare che se sono ora ad Ora, qui ci saranno tra ben più di un’ora. Ridiamo.
Ridiamo, ma solo fino a quando non scendiamo ad informare lo chef.
È tutto pronto: aspettiamo solo di infornare le ultime teglie … ma loro arrivano tra un’ora!
“Avrei io una bella idea!” – dice lo chef spegnendo i fornelli.
P A N I C !
“Gli si dice che c’è un bel ristorante qui vicino …..”
Frugo nei ricordi: glielo avevo detto, che avrebbero tardato.
Lo chef non sorride affatto, ma nemmeno si slaccia il grembiule. Buon segno.
PRONTO!
Avete finito di rompere le scatole? Ti e la to Tim, gavio gnancora finio … CLICK
Li aspettiamo e cerchiamo di darci un tono. Uno a caso.
Una collega si siede sul divano, e ci legge ad alta voce una favola di Perrault!
È proprio brava! Che esperienza … comincia anche a fare effetto … tra un po’ mi addormento … ma bisogna star svegli, invece, e allora il “tono” è quello di fare una partita a Scala: colleghi e ospiti insieme, tutti qui ad ammazzare il tempo, e a chiedersi se siano in arrivo o meno.
Tra una mano e l’altra: “secondo me a Campitello finiscono la benzina”, “ma no, si fermeranno a fare pipì” …
Battute dettate più dall’isteria che da ipotesi effettivamente credibili, però aiutano a sdrammatizzare, quand’ecco, tra una risata e l’altra (all’insaputa dello chef, che se lo sapesse ci farebbe sicuramente a fette) ecco all’orizzonte … IL PULLMAN!
Lo si vede arrivare, e corriamo ad avvertire la cucina, e intanto ….
Ma come? Pullman nel parcheggio, ma i personaggi non si vedono!
Macchecc….. dove saranno finiti?
PRONTO! … quasi mi aspetto che mi dicano di nuovo quella cosa della TIM, e invece …
Senta, noi siamo qui, ma non troviamo la porta!
Cominciamo bene!
Sono arrivati dal retro, al buio, con le porte chiuse. Fantastico.
Li recuperiamo e …..
SORPRESA! L’allegra comitiva veleggia alla media delle ottanta primavere, ad occhio e croce!
Allora … due giorni di
Scusi, non mi ricordo dov’è l’ascensore
Scusi, non mi ricordo cosa devo schiacciare nell’ascensore
Scusi, non mi ricordo perché ero nell’ascensore,
e poi
io che camera ho?
E la cena dov’è?
E ha visto mio marito, quello … un po’ anziano e senza sua moglie?
E …. Dai che la funivia ci chiude fuori!
….
E poi, dopo “siamo un bel gruppo affiatato, ma io conosco solo qualcuno, e vicino a quelli non mi voglio sedere” e allora aggiungi un tavolo, e poi arriva il prete a allora aggiungi anche una sedia, e poi il prete non cena, e allora togli la sedia, ma poi arriva l’autista che non era nel conto, e allora ci vuole un altro posto, e poi quelli che dovevano dormire qui si sono sbagliati e sono andati all’albergo vicino (che ha pure dato loro una camera), e poi ….
e poi si spengono le luci e si dorme. finalmente.
Domattina partono presto. finalmente.
PRONTO! … è quasi l’una … acc …
Senta, io sono Alfredo, l’autista di quel gruppo che è stato da voi a luglio.
Sì?
Ho bisogno di una camera per stanotte, mi manda qualcuno a prendermi? Sono a Moena.
Ma che film ha visto? È l’una e la reception è chiusa, ma anche se fossero le nove di mattina e fossimo tutti svegli come grilli, dovremmo venire a prenderla? A Moena non ci sono altro che alberghi, ne cerchi uno con il servizio di reception notturna e basta.
Ah, non viene a prendermi?
….
CLICK
Colazione alle sette, pullman e valigie già pronti, e alle otto meno un quarto … PARTITI!
PRONTO! Senta, la gabia pasiensa … me marìo ve credeva quei de la Tin,
ma desso go catà su do pevarone da l’orto, per scusarmi, che proprio abbiamo fatto una brutta figura.
E allora, insomma, volevo dirvi che arriviamo buonora, perchè siamo
PARTITI!
Parcheggiare sotto è ingannevole, in effetti. Ma basta fare il giro.
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