Rynco Day

Aiuto … occhi aperti da mezz’ora anche se a intermittenza.

Di svegliarsi però non se ne parla.

Non capisco neanche in che letto sono.

Ho sognato che facevo colazione con mio papà, e svegliandomi ho creduto per un attimo di essere nel letto di casa.

C’è una luce diversa, invece, una luce e un silenzio che non sono di casa, così come non lo è il piumino sul letto …

Allora se non sono a casa c’è poco da temporeggiare.

Alzarsi, bisogna!

Un occhio all’orologio …. Di solito a quest’ora apro la porta per scendere e iniziare la giornata.

Com’è che non mi viene da gridare e schizzare fuori dal letto? Ci vorrebbe troppa energia?

Dai, come una nonnetta, una articolazione per volta, mi metto prima a sedere e poi in piedi. Ecco. Sono sveglia.

In bagno metto i piedi sul tappetino, e lo sento come gorgogliare prima ancora di sentire ai piedi quella sensazione di … spòcégo.

Mi si arriccia il naso e mi si contraggono le labbra.

La doccia ha gocciolato tutta la notte, e adesso … Tappeto zuppo. Orrore.

Non serve imprecare se nessuno ti sente, quindi, sempre con l’espressione contratta e torva, sollevo il tappeto e lo metto a gocciolare nella doccia.

Stasera penserò al suo recupero funzionale.

Mi guardo allo specchio. Anzi no. Guardo quella lì nello specchio e spero di non essere io. Ombre nere sotto gli occhi, sguardo spento, faccia di più, capelli senza un verso … poverina, quella lì allo specchio … meno male che non sono io: Oggi non potrei sopportarlo.

Ignoriamo.

Dai, bisogna acquisire velocità: denti, capelli, vestiti, scarpe, borsa e ammenicoli vari.

Apro la finestra e poi … eccoci.

Un segno di croce, una preghiera mentre si esce, mi chiudo la porta alle spalle e scendo.

Il buio non è il solito buio, i rumori non sono i soliti rumori, i riti non sono i soliti riti: venti minuti di ritardo fanno la differenza.

Mentre traffico con le chiavi mi guardo le scarpe … ma come mi sono vestita? Di solito preparo la sera prima i panni da indossare, così non ci devo pensare e non perdo tempo.

Oggi non ho perso tempo neanche a pensare che ci avevo già pensato, e mi sono vestita random. Irrecuperabile.

Va bene. Non si recupera, ma si gestisce. Forse.

Il computer che di solito è lentissimo, oggi al mio confronto è una freccia. Si risolvono le pratiche di sempre, e poi ci si accinge a capire come questa giornata potrà volgere al termine senza fare danni.

Vediamo.

Il latte per i cappuccini non monta.

Qualcuno ha rubato uno dei cuscini decorativi dalla camera.

C’è qui fuori un paio di scarponi da sci che qualcuno deve aver dimenticato ieri, prima di partire. Chissà … sono partiti due gruppi, ieri: sessanta persone … e cinquantanove paia di scarponi … vabbè … fra tre giorni partono altri due pullman …

Signora ci serve una camera per il prossimo weekend!

Vorrei venire il prossimo weekend.

il prossimo weekend avete posto?

abbiamo una prenotazione da voi, ma vorrebbero aggiungersi alcuni amici, il prossimo weekend.

Facciamo a capirci: il prossimo è un weekend qualunque: com’è che volete venire tutti in quella data lì?

C’è Carnevale, dopo un po’. Non è che avete sbagliato weekend?

Mah … Sarà come Ferragosto: siccome a Ferragosto sarà tutto pieno, allora prenotiamo per la settimana successiva.

Bella idea collettiva. Così ferragosto resta vuoto, e la settimana successiva non è libero nemmeno il sottoscala!

Ok. Tutti il prossimo weekend, allora.

Io ho ottimizzato l’ottimizzabile. Non ho più posto per nessuno. Non c’è verso!

 

DRRRRIIIINNN!
Anna, ti ho mandato la locandina, la esponi, per piacere?

Certo! Di cosa?

… come, “di cosa” … sei l’unica a non saperlo! Ci sono i mondiali juniores di sci!

Q u a n d o ?

Il prossimo weekend!

 

Ecco spiegato, e già me li immagino: atleti mini e anche neanche tanto mini, con il loro inevitabile codazzo di parenti e amici, quando non di tecnici e allenatori, che si spargono per la valle e riempiono tutti gli spazi, come fa l’acqua tra i sassi.

Anche come fa l’acqua tra le fibre di un tappetino da bagno.

 

Bambini, ragazzini, ragazzi e i loro sterminati seguiti. Un gran spòcégo.

 

Ci vorrebbe energia, e decisione, e spirito di iniziativa, e invece … oggi sono in compagnia di quella dello specchio.

Non pensiamoci. Lasciamo appesa questa giornata, che sgoccioli bene, e intanto adottiamo il metodo anti rinco.

Buonanotte.

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