Vedi com’è?
Non fai in tempo a dire che non avresti più scritto di quelli e di quegli altri, che subito sei costretta a tornare sui tuoi passi.
Marcia indietro, allora, ma solo perché davvero non credevo si potesse.
Aspettiamo un ultimo ospite.
Lo aspettiamo davvero: ha confermato il soggiorno, ci ha detto che sarebbe arrivato oggi, ma si è “dimenticato” di fornirci un recapito telefonico.
Aspetta e aspetta …
Oggi è una giornata di grandi attese, con un sacco di ospiti il cui viaggio è incappato in normali anomalie: i bimbi che si stufano di stare in macchina, la sosta per via del celebre gasolio artico, il traffico in autostrada, il bagaglio perso in aeroporto ….. abbiamo aspettato, e adesso sono quasi tutti arrivati.
Quasi.
Non so neanche che lingua parli, questo che ci siamo perso.
La prenotazione l’ha fatta la sua amica, e dopo la conferma è stato il silenzio assoluto.
Io e Valentina ci diciamo che forse si è dimenticato di dirci che non arriverà.
Io e Valentina a volte ci diciamo che bisogna avere il coraggio di dirsi anche le cose che non vorremmo fossero da dire.
Forse non arriverà. Diciamolo.
Inutile stare a pensarci: l’unica cosa che si può fare è mandare una mail a quella sua amica e chiedere se ne sa qualcosa. Dov’è finito? Ci aspettiamo qualunque cosa: ha cambiato vacanza ed è andato ad Honolulu. Ha sbagliato strada ed è finito ad Honolulu. Ha preso un volo con qualche scalo e al momento aspetta la coincidenza ad Honolulu.
Ci ispira che sia ad Honolulu.
Scriviamo la mail, ci mettiamo anche lui per conoscenza, e ….. IU-HÙ ! HAPPY ! PEPèPEPEPEPè, PEPèPEPEPEPè!
RISPONDE PROPRIO LUI!
“Sto arrivando: sono al aeropuerto, adesso prendo l’aereo per Verona e poi sarò lì per le 23.”
Io e Valentina non vorremmo dirci che siamo un po’ perplesse. In che aeroporto sei? (a Honolulu?)
Da noi la reception chiude alle 22:00, e qui non ci piove (neanche ci nevica, ma questa è una brutta battuta, lo so)
Qualcosa mi dice che il tipo è spagnolo. Sarà in Spagna? È da lì che parte? … Vabbè … parte da non si sa dove in capo al mondo all’ora di cena, e pensa di arrivare qui nel tempo di un Amen.
Io e Valentina ci prendiamo lo sfizio di fare due conti.
Diciamo che all’aeroporto arriva alle 21:30 se viene dalla Spagna e l’aereo è in orario.
Poi c’è la faccenda del recupero dei bagagli, se non sono persi.
Poi deve prendere una macchina a noleggio, se l’ha prenotata.
Poi deve trovare la strada per la montagna, se sa dove deve andare.
E poi deve guidare circa due ore e mezza.
La vedo dura.
“Vale, cosa facciamo, tieni il telefono e quando arriva ti chiama e vieni ad aprire la porta?”
A conti fatti arriverà dopo l’una, ma lei è una persona gentilissima.
“ Certo ! anche se mi viene già da sbadigliare all’idea ….. e pensare che domattina volevo svegliarmi alle sei per fare gli esercizi … sai, ho scaricato un’app … e ho tutti i muscoli indolenziti….”
“Beh, potresti fare i tuoi esercizi stasera, invece che domattina!”
Ride moltissimo, e io me la immagino mentre saltella nella hall, novella Jane Fonda, mentre aspetta di aprire la porta a quello che da in capo al mondo …..
E poi mi immagino lui, che entra con la camiciola a fiori “Buenas noche … estoy llegando desde Honolulu!”
… parlano spagnolo a Honolulu?
Ci dirai come è finita ? Grazie
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Sono arrivata da… Honolulu? Magari! 😉 indirizzata da Giusymar. Piacevole scoperta, molto piacevole. Verrò a trovarti spesso e con piacere 😊
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