Di notte

Le notti in montagna sono buie.

Sono buie come tutte le notti buie in qualunque luogo,

ma in montagna il buio è più buio, il silenzio è più silenzio e la notte è più notte.

In montagna dormo con un piumino caldo e la finestra aperta anche quando minaccia gelo.

La chiudo verso mattina, eventualmente, quando il freddo proprio punge.

Prima di allora, invece, resto stesa e ascolto.

(qualcuno, meno romanticamente, sosterrebbe che io sto stesa e gli altri ascoltano me, ma non è vero: non russo!)

Ascolto, perché è di notte che le volpi vanno in giro a litigare coi tassi,

è di notte che si sente più nitido il rumore della pioggia, o del torrente sotto casa.

L’acqua che scorre aiuta a controllare il respiro, e a scacciare i pensieri che la giornata ha depositato nella testa.

Piove, l’acqua scorre, …

 

Drrriiiiiiiinnnnnn! Drrriiiiiiiinnnnnn!

 

Buonasera signorina della reception, sono la signora Rosetta, che le vuole chiedere una informazione.

Cioè, io ho prenotato un soggiorno per la settimana prossima, e volevo sapere se fornite anche il servizio di parrucchiera, perché altrimenti bisogna che mi porti nella valigia anche i bigodini, che dice?

Ah, no? Lì in albergo la parrucchiera non ce l’avete?

No?

Apperò ….

Vedi che ho fatto bene a chiamare?

Alle 10 e mezza di sera? Mah …

 

Si sente il vento, dicevamo, …

I cervi in questa stagione devono essere altrove: non li si è ancora né visti né sentiti.

Forse solo un fruscio di tanto in tanto, forse uno zoccolo sull’asfalto, forse un

 

Drrriiiiiiiinnnnnn! Drrriiiiiiiinnnnnn!

 

Buonasera, siamo qui con alcuni amici, e vorremmo prenotare una vacanza lì da voi.

Che c’havete tre camere doppie per il 15 gennaio?

 

E me lo chiedi il 20 agosto, verso mezzanotte? Ti rendi conto che potrei risponderti di no senza nemmeno accorgermene?

Aspetta … com’era? … ascoltare la pioggia no perché non piove, ascoltare il vento no che non ce n’è, i cervi che sono sopravvissuti ai lupi saranno ben nascosti dove i lupi non ci sono, il torrente… ecco, dai, rimane il torrente!

L’acqua scorre sempre, per fortuna, e si porta via i …

 

Drrriiiiiiiinnnnnn! Drrriiiiiiiinnnnnn!

 

Buonasera, scusi, avete una camera libera?

Sì, per adesso. Siamo qui davanti alla porta e siccome siamo stati a una festa non ci ricordiamo più dove è il nostro albergo, e allora magari intanto potremmo dormire da voi e domani l’altro albergo vi manda i soldi della camera che stanotte non adoperiamo perché siamo troppo ubriachi per arrivarci. Che ne dice?

Che ne dico alle due di notte? Serve che lo dica?

Avrei solo un suggerimento per l’acqua che scorre, a proposito di quello che potrebbe portarsi via …

Scorre sempre, l’acqua del torrente, ma adesso fatico a sentirla, con la testa carica dei rifiuti tossici della giornata e anche di quelli della nottata.

Non si sente niente, nemmeno il torrente che di sicuro c’è.

La coscienza vorrebbe che tenessi acceso il telefono, perché agli ospiti potrebbe servire di rintracciarmi di notte, ma forse anche no.

Io spengo. Sì, mi sa che spengo!

E quelli che di notte non trovano di meglio da fare che di programmare vacanze che non faranno, in posti in cui non starebbero neanche per punizione … da qui sono troppo lontane le feste, il mare, il caldo, le goliardate.  Dormire sulla spiaggia … quello, gli ci vuole!

Però se è vero che tutte le strade portano a Roma, allora anche tutti i torrenti arrivano al mare. Provateci!

Spengo.

E poi basta un rivolo d’acqua. Un rivolo immaginario che raccoglie pensieri, tensioni, assurdità, e sogno una barchetta di carta che mi porta alla banchina di un porticciolo. Acque chiare e tranquille, la barca avanza come cullandomi, e sogno di sognare. Un incastro senza confini, però che quiete!

Poi un altro DRIIIINNN! e mi sveglio ma per davvero, e mi pare di non aver dormito mai, di non essermi mai stesa, di aver passato il tempo a sentire richieste fuori tempo.

Scendo i piedi dal letto, e mentre con una mano mi stropiccio gli occhi, e dell’altra ancora non ho consapevolezza, mi sorprendo a chiedermi “Ma ce le avrò tre doppie per il 15 gennaio?”

 

Non dovrebbe essere così faticosa, la notte.

Stasera spegnerò il telefono, credo. E anche il cervello.

Non è colpa della notte, questo rottame.

2 pensieri su “Di notte

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