di sicuro è solo stanchezza.

Mi manca molto mia sorella.

Credo che fondamentalmente mi manchi perché è mia sorella e ci vediamo troppo poco: restiamo in arretrato di così tante cose da dirci che poi rischiamo di non capirci del tutto.

Mi manca per le ragioni normali, ma mi manca anche perché quando sogno cose strane a lei posso raccontarle. E non mi dice mai che sono solo scemenze.

Ho sognato che qualcuno mi chiedeva di chiamare un dottore perché c’era un cane ferito. E io aprivo la cesta in cui avrei dovuto vedere il cane, e invece c’era una signora rugosa e rinsecchita che in un elegante tailleur e fresca di parrucchiera, stesa sul fondo della cesta mi diceva “devi chiamare il mio veterinario!”

Ho sognato di aprire la porta della mia camera in albergo, ma fuori dalla porta c’era il vuoto, e in fondo in fondo, là in basso, vedevo Mafalda che con la gomma da cancellare faceva sparire tutto: le scale, le pareti, le finestre. Poi mi guardava e mi faceva l’occhiolino prima di cancellare anche se stessa.

Ho sognato un gregge di pecore: si rincorrevano saltando la staccionata e ogni tanto si fermavano per chiedermi perché fossi ancora sveglia. Però io dormivo!

Ho sognato un signore seduto su una panchina, sotto il fico che era nel cortile dietro casa di mia nonna. Stava lì seduto come se quello fosse il suo posto da sempre, teneva le mani appoggiate a un bastone che stava in piedi tra le sue ginocchia. Si guardava intorno e mi diceva che le cose hanno il nome sbagliato. “Vedi? Questa dicono sia una gallina, ma in realtà è un girasole. Vedi? Questa la chiamano mela ma in realtà è un campanello!”

… non sono cose che posso raccontare a chiunque. Mi ci vorrebbe mia sorella.