C’è un giorno in cui si mette il naso fuori dalla porta e ci si accorge che qualcosa è cambiato.
Gli odori, la densità dell’aria, la luce.
Il cambio di stagione è un avvenimento improvviso, così qui ieri era estate, e oggi invece no.
Maglioncino di cotone leggero, leggero anche lo scialle del quale si sente comunque la necessità, e leggero anche l’animo, perché è iniziato il fine stagione.
Quando facevo un lavoro normale davvero non si sentiva la leggerezza della fine dell’estate. Mi pareva anzi di sentirmi un po’ triste, di rispolverare l’umore di quando si sapeva che di lì a poco si sarebbe tornati a scuola: vacanze finite. Quando facevo un lavoro normale la fine delle vacanze era una cosa poco simpatica.
Oggi sto un momento appoggiata allo stipite della porta, stretta nello scialle, e guardo senza vedere davvero. Guardo come attraverso un filtro seppia: il verde si spegne, cominciano a vedersi i larici ingiallire, qualche scoiattolo che completa la sua scorta per l’inverno, tutto un po’ romantico, pare, e forse anche ….
Mi sa che sorrido. Non so se si vede, ma lo sento.
Sento che arriva l’autunno, mi sento sorridere, e sento anche …. Il telefono!
Suona fastidioso come la sveglia.
“Che ce l’avete una camera per domani che è ferragosto?”
No, non l’abbiamo.
Non l’abbiamo perché le abbiamo riempite tutte. Piene di un sacco di gente che ha prenotato la montagna a ferragosto, quella lontana dal caldo, e hanno indovinato: di caldo in questo anticipo di autunno non si parla proprio.
Speriamo che non intendessero anche prenotare un “lontano dal caos”, perché se così fosse … forse non avrebbero dovuto prenotare tutti qui!
Dai, comunque: stiano pur tranquilli: qualche giorno di caos tra i monti, poi il caos del rientro, poi il caos della ripresa,
… e io qui, a guardare i larici farsi davvero gialli,
magari non subito, ma in un battito di ciglia.
Anche qui al mare le temperature di sono abbassate.
Il caldo umido dei primi giorni di Agosto è sparito. Nessuno se ne lamenta!
"Mi piace""Mi piace"
😊
"Mi piace""Mi piace"