“Signora Anna, io allora arriverei il 14”.
Beh … noi veramente apriamo il 17 …
Allora dice che fa niente, e che per le prime notti dormirà in macchina, che tanto l’importante è essere in montagna e riposarsi.
Eh … e ti riposi dormendo in macchina?
Senta … se vuole le faccio preparare una camera per il 14, ma non avremo la cucina operativa prima del 17, e si troverà anche nel bel mezzo di tutte le operazioni di pulizia e ripristino.
Pare felice, e allora non dormirà in macchina. Lo aspettiamo.
Programmiamo le pulizie a partire dalla sua camera, e da quelle limitrofe in modo da non disturbarlo, poi arriva, nel primo pomeriggio, e noi ci scusiamo per il disordine, ma solo fintamente perché doveva aspettarselo, dato che lo avevamo avvertito!
Verso sera mi vien da pensare che potrebbe forse sentire freddo, e scendo a chiedere se vuole che accendiamo il riscaldamento un pochino. Lo trovo in pantaloncini e maglietta, che lucida la bici, che ovviamente è in camera con lui.
Giusto: è tornata la stagione di quelli con le bici al seguito. O forse sarebbe più corretto dire che è arrivata la stagione delle bici con a seguito qualcuno che le lucida e le accudisce.
…
Solite due battute di rito: il riscaldamento non serve, il tempo è buono, la camera è spaziosa, io sono simpatica, e lui molto gentile. Bene. Tutto a posto.
La mattina seguente li vediamo uscire intorno alle 10, lui e la sua bici, e provvediamo a sistemare la sua camera, dando per scontato che non avendo obblighi orari per via di cena o altro, lo rivedremo l’indomani, quando ripartirà per il suo giro.
“Dando per scontato” non è una bella idea.
La mia collega scalpita per rifare la camera, che poi ha un altro milione di cose da fare: “lo avete visto uscire?” macchè … nessuno l’ha visto. Eppure la chiave della camera è qui ….
La coraggiosa prende la chiave, va in sopralluogo e torna: “Eh: ne avete uno solo e ve lo siete anche perso! Non è tornato!”
OCCZZ…. Come sarebbe che non è tornato?
Effettivamente la camera è come lei l’aveva lasciata ieri mattina: è uscito con la bici 24 ore fa, e non è tornato.
Eh … ho già la pressione alta, e mi hanno detto che devo stare tranquilla, ma uno che va in giro in bici da solo, su e giù per i monti …. Che caspita …
Proviamo a telefonare … niente!
Proviamo a mandare un messaggio …. Niente!
Riproviamo a telefonare …. E poi ci arrendiamo: non risponde.
I romantici ipotizzano che possa avere trovato una bella ciclista su per una qualche montagna …..
I catastrofici che possa essere caduto in un qualche burrone ….
I realisti che possa aver deciso di dormire da qualche altra parte, magari perché era troppo tardi per tornare ….
In fondo era con la macchina (e la bici in macchina), e già un’altra volta aveva ipotizzato di dormirci dentro ….
Rifletto …. E poi rifletto di nuovo, e poi CHIAMO I CARABINIERI!
“Dunque, senta, a me capita per così e cosà, e prima di preoccuparmi davvero, e prima magari anche di inutilmente allarmare la famiglia, cos’è che posso fare?”
Devo prima fornire le generalità. Le mie.
E poi anche le sue.
Della bici invece no, stranamente.
Scrivono, e poi mi dicono che “C’è la Hero, magari si è fermato nei pressi della partenza.”… la Hero: HERO Bike Festival un’altra di quelle disumane fatiche: quasi novanta chilometri su e giù per i monti, tra tratti sterrati e salite che nemmeno a piedi …. Vuoi mica …?
Va bene, allora prima di preoccuparmi devo considerare che se sta facendo la Hero sicuramente non risponde al telefono, quindi aspetterò fino a sera e casomai poi mi preoccupo.
Io e i Carabinieri conveniamo che è una bella idea.
Ok. Fingo di stare tranquilla e intanto mi mangio una pastiglina per controllare la pressione, e poi mi dedico ad amene attività, come riordinare questo e quello e controllare e ricontrollare una roba e un’altra. Cincischio, insomma, finché arrivano i Carabinieri di persona personalmente.
“Abbiamo telefonato agli organizzatori, e abbiamo verificato che il Signore che vi siete persi ha regolarmente ritirato il pettorale stamattina presto, ed è partito per la sua gara.”
Ecco. Bene.
È partito per la gara e quindi non risponde al telefono, questo è corretto. Però non siamo mica stati noi a perdercelo, eh?
Si è perso da solo.
Il primo ospite si è perso. Si comincia bene, mi pare, ma speriamo che per una volta il Buongiorno non si veda affatto dal mattino.
PS per quelli cui il dottore ha detto di stare tranquilli: è tornato. Stremato, stanco, e quel che è peggio … con la bici infangata!
Tardi, ma è tornato. E non abbiamo nemmeno pensato di chiedergli dove s’era infilato: in fondo non importa. L’importante è che Noi non ce lo siamo perso!
troppo forte!!!!!!!!
io te lo dico…dovresti scrivere un bel “Diario di Bordo in Val di…”
io lo compro!
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WOW! con questo incoraggiamento, a te lo mando aggratis!
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ecco, ci contavo!!!
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