Oggi alla TV hanno detto che la Felicità è non avere il dubbio che l’allarme sia inserito o meno.
La TV è un Trilussa moderno.
C’è un’ape che si posa
su un bocciolo di rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
È una piccola cosa, sì, la felicità, anche se non è uguale per tutti: Da me l’allarme non c’è.
E se c’è (ed è un altro “da me”) c’è anche papà che se ne occupa.
Io sono felice quando so dove sono le mie cose, quando vorrei le scarpe dell’estate e so che basta aprire la scarpiera, quando non devo cercare, e non ho il dubbio che quello che mi serve sia in uno qualunque dei miei “altrove”.
Sono felice quando non devo programmare nessun viaggio, e quando pensando a Casa posso dire “Ci sono.”
La felicità è una cosa piccola, piccola come quello che ti fa svegliare la mattina e pensare che sarà una bella giornata, ferma dove sei: sul divano davanti alla finestra.
Ho appena finito di fare una doccia.
Non so perché l’ho fatta al buio.
E ho pensato anch’io, alla felicità e alle piccole cose che la provocano.
E le piccole cose sono tante, smozzicate, buttate alla rinfusa in giro per il giorno, a volte anche di notte.
E ho pensato che spesso ce le perdiamo tutte, in cerca di una felicità piu grande.
Dobbiamo riappropriarcene.
A cominciare dal profumo del caff÷, la mattina, quando apriamo il barattolo per riempire il filtro della moka.
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e quelli che il caffè non lo prendono?
magari a loro basta stare a guardare la polvere che balla in controluce.
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