Ci sono occasioni nelle quali la necessità di scrivere supera anche il limite dell’oggettiva assenza di cose interessanti da raccontare.
Sarebbe una delle occasioni migliori per scrivere con il pennino e l’inchiostro, perché lì ci si concentra sulle curve, sulla pressione, sugli svolazzi, sui tratti appena accennati, e davvero non è necessario avere qualcosa da scrivere: si scrive e basta.
Con il computer è un po’ diverso, perché se ci si arrendesse al solo scrivere, si riempirebbero pagine e pagine di parole una dopo l’altra, a prescindere dal senso di ciascuna e da quello del loro insieme. Non necessariamente un risultato piacevole, temo.
Va bene. Fino a qui era la dimostrazione di quanto sia facile scrivere senza dire niente.
Adesso tocca di raccontare qualcosa.
Va bene uno dei soliti aneddoti turistici?
…
Buongiorno, io sarei un turista, cioè, nel senso che io verrei da voi a fare una vacanza turistica, e quindi sarò un turista. Voi siete un albergo per turisti, vero? Lo so, perché me lo ha detto l’Agenzia del Turismo, ma se lei mi conferma che è una signora che ospita i turisti, allora vuol dire che ho fatto il numero giusto. Posso venire a fare il turista da voi?
…
ha parlato tutto d’un fiato, e io mi ricordo soltanto che mi ha detto che sono una signora che ospita i turisti.
Ehm ….
Sì, diciamo di sì. Mi dica.
Ecco, no, prima di dirle, io intendevo che mi dicesse lei.
Volentieri, cosa vuole sapere?
No, che mi dica cosa fate voi ai turisti.
…
cosa vorrebbe dire “cosa facciamo ai turisti”?
la risposta giusta sarebbe che dipende dalla stagione.
Verso Natale gli offriamo il panettone,
quando passa qualche settimana cerchiamo di non badare alle cose che dicono,
passato qualche mese cominciamo a dire che non abbiamo più camere disponibili,
e adesso che si va verso la chiusura, li diamo in pasto ai lupi.
Glielo si può dire?
…
Dicevo se ai turisti gli fate da mangiare, e se si può venire con la famiglia.
…
Ah, beh, questo è facile! Certo che facciamo da mangiare, e anche ospitiamo famiglie!
Ma quando vorreste venire?
….
A fare i turisti, dice, non so bene, sa? perché prima bisogna che la Lucy partorisca, e poi veniamo con la famiglia intera.
…
Ah, Congratulazioni! Allora vi serve una camera con lo spazio per la culla!
…
Beh, anche più di una. Il dottore dice che potranno essere almeno quattro, ma forse anche di più.
…
GLARB! Quattro o anche di più … orca l’oca! Ehm … e quando nascerebbero?
…
Mah … credo lì verso metà maggio.
…
ffffffffffffffh! Noi a metà maggio non siamo aperti, sa? È il fuori stagione, e stiamo chiusi per un po’.
…
Beh, ma tanto il veterinario non credo che lascerebbe che la Lucy e i neonati venissero in montagna subito subito.
A ferragosto, veniamo. Prenotiamo una camera per me e la Lucy, e facciamo … sei cuccioli. Sei potrebbe essere il numero giusto.
Ah, sì, e portiamo anche la mia fidanzata, altrimenti da solo come faccio a badarli tutti?”
…
RIDE!
… RIDE?
Rewind: “cosa fate voi ai turisti?”
La risposta corretta è LI MANDIAMO DA UN’ALTRA PARTE.
A QUEL PAESE, FORSE.
(ed è quello che suggerirei di fare anche alla fidanzata appena citata!)
…
però l’avvicinarsi del fine stagione è illuminante: li mandi a quel paese, i turisti e i papabili tali.
E non è cattiveria, è che a quel paese ci andresti anche tu, e che magari ti pare che meglio di tutto sarebbe andarci da sola, e lasciarli tutti qui, gli aspiranti turisti, le Lucy, i veterinari, e tutti quelli che a questo punto anziché farti ridere ti fanno gonfiare di bile.
Ecco perché sarebbero stati meglio pennino e inchiostro … perché avrei solo pensato, e nessuno, o al massimo qualcuno soltanto, avrebbe potuto leggere dei miei reconditi desideri di Quelpaesaggine.
Sembri un po’ ,come dire…,stufa . Quando chiudi le tremila porte ?
Ciao a presto
"Mi piace""Mi piace"
vorrrei tornare il 6. ce la posso fare. tremila porte permettendo!
"Mi piace""Mi piace"