Quanto è lunga la Marcialonga?

Domani c’è la Marcialonga.

Prima di tutto chiariamo alcuni dettali tecnici.

La marcialonga copre un percorso di 77 chilometri, da Moena a Canazei, e ritorno fino a Cavalese, sempre lungo l’Avisio. A questo link trovate tutto quello che c’è da sapere: https://www.fassa.com/IT/Eventi-in-Val-di-Fassa–Granfondo-di-sci-nordico-Marcialonga-di-Fiemme-e-Fassa/

Settantasette chilometri.

Questo è quanto è lunga la marcialonga.

Settantasette chilometri di sci di fondo a tecnica classica.

Poi, in realtà, il contorno la fa durare molto di più.

Quest’anno siamo fortunati: la neve c’è, sia quella vera che quella fabbricata per l’occasione, e non resta da fare che spostarla con le mega pale, per innevare tutta la pista, comprese le strade dello struscio, in centro a Canazei, che per una giornata lasceranno lo spazio agli sportivi quelli veri.

Neve dappertutto, e bianco e cumuli come se non ci fosse un domani.

Hanno cominciato un sacco di tempo fa a preparare la neve sparata.

Appena fa freddo cominciano a sparare, così siamo sicuri che nevicate o non nevicate, un bel mucchietto di fiocchi congelati garantirà un fondo buono abbastanza da farci correre sopra i 7500 partecipanti.

Da non credere: settemilacinquecento pettorali, venduti online in due giorni soltanto. Lasciamo perdere il “quanto costano” e il conteggio complessivo: è una macchina costosa, specie quando la neve vera non aiuta.

Settemilacinquecento pettorali, e altrettanti atleti e magari uno stuolo di accompagnatori.

Arrivano alla spicciolata, e li vedi allenarsi su e giù per le piste che costeggiano l’Avisio.

Li vedi, con le loro tutine attillate …. (Ma quanta orribile ineleganza, perbacco!)

Li vedi strizzati e lucidi che vanno su e giù soffiando come alci, preparandosi all’evento.

Quanto è lunga la marcialonga?

Mah … se ne parla da settimane.

Preparare la neve, spostare la neve, spargere la neve, stendere la neve, creare le piste ….

L’Italia del non sci, quella che va in montagna per dire di essere stata in montagna, ha una nuova fonte di occupazione: vanno a guardare le ruspe al lavoro, così come i nonnetti in città vanno a guardare i cantieri.

Ci si mette in un certo punto di osservazione e si guardano arrivare le ruspe con le pale alzate e piene di neve candida.

Qualcuno osserva “credevo che usassero quella che c’è sui prati, che la raccogliessero di là e la spargessero sulla pista!” e ti immagini subito la pista della marcialonga con tutti quei ciuffi d’erba maciullata, e i sassi, e il colore della polvere, …

E invece no! Arrivano le ruspe con le pale colme di neve bella pulita. Viene dai cumuli sparati apposta per questo. Arrivano, e spargono la neve sul tracciato, come potrei fare io con lo zucchero sulla torta.

E i non sciatori lì a guardare, a commentare, a fare le foto. Si sente prima lo sferragliare delle pale con le gomme coperte dalle catene, poi si sente il fruscio della neve che cade dalla pala che si inclina, e poi una specie di fffffffffffflopppp quando la neve cade per terra.

E poi la pala la sparge con quei dentoni che lasciano righe come di un grosso pettine.

E poi si riparte.

Altra pala, altra neve, altro fffffffflopp, altra pettinata, altre foto.

E intanto più a valle, dove le pale hanno finito di pettinare ieri sera, ci sono quelli con le loro tutine, che vanno su e giù arrivando ogni volta un po’ più avanti mano a mano che le benne procedono con il loro lavoro.

Domattina presto resteranno da fare solo i raccordi, quelli che attraversano le strade di maggiore passaggio, che saranno chiuse solo per il tempo della gara, e per un po’ prima e un po’ dopo, quel che serve per preparare il tutto e per ripulire alla fine.

E di nuovo i non sciatori saranno lì a guardare, a stupirsi, a puntare il dito verso gli stemmi sulle spalle degli omini con la tutina lucida.

Sono norvegesi, ma anche canadesi, e francesi, e austriaci ….

E ci sono anche italiani, sì.

Sono quelli con la tutina azzurra, o con i colori della bandiera malamente sparsi addosso, ma non solo.

Sono anche quelli che fanno la marcialonga vestiti da signorine tirolesi, o da porcellini, o da messicani col sombrero, o da hot dog …. Ecco, quelli sono italiani.

Proviamo ad andarne fieri, ma ridacchiano perfino i bambini non sciatori, che invece fanno il tifo per quello velocissimo, con la tutina rossa ….

Quanto è lunga la marcialonga?

Settantasette chilometri di lavoro, di piste, di neve, di benne, di gente che guarda, di tutine luccicanti, di sciatori vestiti da salsicce, di ordinanze per la chiusura delle strade, e ….

Settantasette chilometri, per qualcuno vogliono dire

Ore 08:30 partenza da Moena

Ore 11:00 arrivo dei vincitori a Cavalese, e premiazioni.

La Marcialonga per qualcuno è lunga meno di tre ore.

Per qualcun altro, tra una roba e l’altra, dura dall’epifania a carnevale, e senza nemmeno dover mettere gli sci ai piedi!

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4 pensieri su “Quanto è lunga la Marcialonga?

  1. Le ruspe mi pareva di sentirle.
    Ma vedere un mezzo pesante compiere un’azione delicata come pettinare, beh… Quella è poesia.
    Credo che mi comprerò una ruspa, giusto per pettinare l’erba in giardino.

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    • alla pubblicità?
      non credo che sarei brava abbastanza.
      se ne occupa mio fratello, e io …. beh, non c’è proprio confronto!
      però l’erba del giardino pettinata con la tua benna personale …. te la invidierebbero proprio tutti.
      e starebbero a guardarti appoggiati alla cancellata.

      Piace a 1 persona

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