Oggi ho a che fare con questioni complicate, in una giornata già di per sé un po’ complicata, in un periodo assolutamente complicato, con alcune complicazioni impreviste in aggiunta.
Quasi non so che fare …. Vado? Sto? Cambio? Ricambio? Scambio?
Mi faccio un thé, il più buono del mondo, e poi sto con la tazza in mano, e gli occhi di quando si guarda senza vedere.
Idee confuse. O forse solo troppe idee.
Bisogna fare mente locale, e … mettersi d’accordo con se stessi, prima di tutto.
È questione di equilibrio: un po’ si trattiene il fiato e un po’ si soffia, un po’ si tira e un po’ si molla, un po’ si sta immobili e un po’ ci si dimena, nel tentativo sempre precario di stare in equilibrio, appunto. Senza contare che l’equilibrio vero è proprio solo questione di un attimo, e poi di una infinita serie di piccoli e continui aggiustamenti.
L’equilibrio è una ricerca.
Oggi è una giornata così, una di quelle che impediscono di prevedere l’esito, una con tanti programmi e altrettanti contrattempi.
È una giornata di ricerca, direi: una di quelle in cui non si sa.
Niente. Non si sa e basta.
Però, a dirselo davvero … non se ne può più: io ambivo a quieto relax …. E indovina? Improvvisamente suona la sveglia, che dice che mi sono regalata un lungo massaggio rilassante.
Lungo e premeditato, ho scoperto: ogni tanto mi prenoto con largo anticipo una cosa di questo tipo. Poi quasi me ne dimentico, e quando me lo ritrovo come all’improvviso nell’agenda … che sorpresa spettacolare!
Sono un genio!
I massaggi rilassanti servono per smettere di pensare. Si interrompe il loop, di solito. Caspita! Oggi casca proprio a fagiolo!
Vado!
…..
Si interrompe il loop, di solito.
Altre volte, invece, si ottiene l’effetto contrario, e il loop accelera e accelera e accelera, e ti ritrovi con il corpo rilassato e la mente come dentro una centrifuga.
Questa volta capita così. Te pareva …
Colpa di una crema dall’odore un po’ troppo pungente.
Pelle liscia, certo, e una sensazione di piacevole cullarsi, ma il cervello sovraesposto, a causa di un odore che rimanda a sensazioni e ricordi che credevo chiusi a chiave da qualche parte, ben presenti, forse, ma chiusi. Dovevano restare lì, ca….spita!
È un periodo emotivamente faticoso.
Temo l’idea tutt’altro che remota di rinunciare, e di accontentarmi. Non lo avevo previsto, e nel cuore sento che non mi piace la lezioncina di “la vita è fatta così, e bisogna prendere quello che viene, e bisogna essere contenti di quello che si ha” …. Mi sembra di recitare una parte, perché mi hanno insegnato che “il giusto” è accontentarsi, e che non ci si lamenta.
E io lo faccio, …. Solo che sono come un po’ triste .… e penso che mentre il tempo passa (e passa, ragazzi, passa davvero ), io devo fare finta di essere contenta così.
Se i massaggi hanno questo effetto … d’ora in avanti avrò la pelle come una grattugia, e muscoli come dopo una giornata “a cargare sachi”, però la mente libera di pensare che possa anche andare meglio.
OK: basta massaggi!
… ecco … in fondo …. Mi sento già un po’ meno rilassata.
😉
Giornata così 😄
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così così, direi.
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Eh……
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