Aveva ragione a dire che avrebbe nevicato anche oggi.
Me lo ha detto quando è venuto a spiegarmi come funzionano le resistenze (ebbene sì …. Qualcuno che ha una spiegazione plausibile … c’è!)
Abbiamo parlato di quelle, e di quando vanno accese e quando invece non serve. Non sono sicura di avere capito, ma mi ci applicherò. Spengo, accendo, rispengo … in base al freddo, o al caldo. No, al fatto che gocciolino o no. O che prima gocciolino e poi smettano. Sì. Così.
Ci pensavo, anche mentre parlavamo dei lavori di manutenzione che sarebbero da fare ….
Si sono sbrecciate tutte le coperture delle terrazze esterne. Colpa del ghiaccio, del sale che ci si butta, del tempo che passa, e anche di ….
Eh, Anna, se adoperi materiali garantiti per gli inverni di città …. Poco poco è da pensare che a 1600 metri le garanzie non tengano.
Si sono sbrecciate e sono da ripassare.
Veramente lui ha detto che sarebbero da rifare, e con un materiale diverso, ma ha anche detto che intanto che ci decidiamo, bisogna comunque che si faccia un lavoro di rattoppo, per non arrivare di qui a un paio di stagioni che la terrazza sia del tutto diroccata.
… chissà se lo capiscono, “i tuoi tecnici” ….
Vuoi vedere che siccome io non capisco la questione delle grondaie, lui si sente autorizzato a pensare che nessuno capisca nient’altro?
Ho cercato di sembrare serena: Dai, i materiali saranno da sostituire, ma sono sicura che ….
Sorrideva in maniera piuttosto scoraggiante.
Anna …. Guarda … Prendi quelli che hanno progettato le grondaie: un sacco di belle resistenze, e poi … la calata proprio lì: in mezzo a una finestra, tanto che non si possono più chiudere i balconi. ….
Accidenti …. Dirà sul serio? Non ci ho mai fatto caso! Da che sono qui io, i balconi non li abbiamo chiusi mai ….. ma non può essere ….
Ne parlo con la collega che lavora qui da più tempo: Spiegami sta cosa che c’è un balcone che non si può chiudere!
Credo si stia ancora tenendo la pancia per quanto rideva mentre mi faceva notare un balcone che non si chiude per colpa di una grondaia nel mezzo, una doccia che non si chiude per colpa di un bidet piazzato proprio sulla traiettoria delle ante scorrevoli, un armadio a muro che ….. Bello! Capiente! Alto fino al soffitto! Solo che sta in uno spazio mansardato, con le travi che scendono in obliquo tanto che le ante non potrebbero aprirsi, se non ne fosse stato segato un pezzetto ….. così le ante si aprono bene, ma quando le chiudi ….. un armadio con un buco!
Che altro?
Adesso sorrido io, ebete.
È uno dei rari momenti in cui non so cosa dire.
Non so proprio cosa dire.
E arriva il collega.
Sorride pure lui, ma si coglie che …. “Senti, Anna, io ho solo aperto il portone del garage”.
Accidenti, vuoi che non vada bene neanche quello? Che sarà successo stavolta?
L’altro se la ride: aprendosi, la serranda del garage ha colpito la lampada al neon che era installata sul soffitto, entro lo spazio di fine corsa della serranda.
Fino a qui non era successo forse solo perché la serranda era stata aperta senza troppo vigore. E stavolta, invece …..
Lo guardo mentre allarga le braccia: “non chiedermi perché non l’hanno attaccata un po’ più in là ….”
Mi viene da dire che forse in città i garage hanno luci diverse …. O serrande diverse …
O ……
Aveva ragione: oggi nevica di nuovo, ed è una fortuna. Così posso pensare al fatto di far spalare oppure no, al sale da gettare davanti all’ingresso, che tanto oramai le mattonelle sono belle che sbrecciate, alla gente che deve parcheggiare decentemente, ai mufloni che vengono fin davanti alla porta perché costa meno superare la paura di quelli che ti danno il pane, che superare l’ostacolo di tutta questa neve che copre.
Cade e copre: il cibo dei mufloni, le pale per spalare, e se va bene anche i pensieri di manutenzioni da programmare, di sgorbi da riparare, di gente cui cominciare a spiegare che “di città” non vuol dire necessariamente ……..
Ma intanto nevica, per fortuna.